Lo psicologo come foglio bianco
- Erica Zito
- 5 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 17 giu

Quando si pensa di iniziare un percorso con uno psicologo o una psicologa, spesso emergono timori e domande: "Sarò giudicat*?", "Cosa penserà di me?".
Per rispondere, userò uno dei pilastri fondamentali della relazione terapeutica: il concetto di psicologo come "foglio bianco".
Ma cosa significa, esattamente?
Mi rendo conto che, forse, ancora oggi, c'è della confusione legata a questo concetto, anche a causa di alcuni film, che mostrano psicologi passivi, inespressivi, quasi disinteressati.
L'idea del "foglio bianco" deriva dalla tradizione psicoanalitica, ma il suo principio è trasversale in psicologia. Non significa che lo psicologo sia privo di pensieri o emozioni, bensì che si impegna attivamente a mettere da parte ogni preconcetto, giudizio personale o esperienza pregressa che potrebbe influenzare la sua percezione di te.
Un foglio bianco, appunto, dove non c'è nulla o, forse, c'è tutto: tutto ciò che serve per accogliere, senza filtri, la tua storia, le tue emozioni, i tuoi pensieri più intimi.
La relazione terapeutica è, infatti, fondamentale nel processo curativo e perché questa abbia luogo lo psicologo deve esserne un partecipante attivo, empatico e autentico, pur mantenendo una neutralità etica e professionale fondamentale.
Lo psicologo, quindi, è un professionista impegnato nell'ascolto profondo, nell'empatia e nell'applicazione delle sue competenze cliniche. Fa domande, offre spunti di riflessione, aiuta a collegare i punti, ma sempre con l'obiettivo di facilitare la tua esplorazione interna, piuttosto che imporre una sua visione.
Il tutto è indispensabile per creare uno spazio sicuro e di non giudizio, dove puoi sentirti liber* di esplorare tutti gli aspetti della tua persona, persino quelli che, magari, hai sempre tenuto nascosti anche a te stess*.
Il "foglio bianco" è, in conclusione, garanzia di professionalità, rispetto e ambiente sicuro, fondamentale per intraprendere un viaggio di scoperta e crescita personale.
Permettiti di riempire quel foglio con la tua storia, sapendo che verrà ascoltata e compresa con la massima neutralità e accoglienza.



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